sabato 2 maggio 2015

Il grande salto


Mi chiamo Fasîh.
Il significato del mio nome, che in arabo si scrive così: فصيح,  è: "eloquente, dal linguaggio comprensibile".
Per questo motivo vorrei parlarvi in modo semplice e chiaro.
Ho 20 anni, sono mussulmano.
Parlo bene due lingue: il Tigrino e l’Arabo. Un po’ di inglese l’ho imparato a scuola.
Nel mio paese, l’Eritrea, stavo male. Non riuscivo a vedere alcun futuro lì.
Andavo sempre nell’internet point vicino casa mia, dove stavo ore davanti al computer.  Mi passavano davanti tutte le fotografie che, quelli andati via, mettevano su facebook. Queste immagini piene di luce, li mostravano belli, felici e sorridenti, mentre mi guardavano dalle splendide città della Germania, della Svezia o della Norvegia.

giovedì 30 aprile 2015

Un ricordo dolcissimo

Ero in aula assieme ad alcuni miei studenti durante una pausa nell'attività didattica.
Loro parlavano del più e del meno  io, sfogliando il giornale, ascoltavo distrattamente le cose che dicevano: la fatica per i prossimi esami, qualche locale buono dove andare a cena con la ragazza, le prossime vacanze estive...
Ad un certo punto, come spesso succede in queste conversazioni disimpegnate in cui da un argomento si passa ad un altro, Martina iniziò a parlare di un "dolce con i pinoli buonissimo" che aveva mangiato la sera prima.

martedì 28 aprile 2015

Pogradetz, Albania


A Pogradetz l’inverno arriva di colpo. Non manda nessun segnale di preavviso. Sei ancora intento a sguazzare nelle fresche acque del lago, quando si fanno avanti, tra le cime delle montagne della Macedonia pesanti nuvole nere gonfie d’acqua; puntuale come la morte si scatena il primo temporale di agosto. Ti vengono scaricate addosso tonnellate di grandine, i cui chicchi grossi come uova, gelano in pochi istanti l’aria e ti fanno capire che le vacanze sono veramente finite. Il freddo e la desolazione che accompagnano la città per quasi nove mesi l’anno, ricominciano a farla da padroni. La gente si chiude nella case e i turisti cominciano a fare le valigie.
Pogradetz è una città che vive quattro mesi l’anno, a cominciare dagli inizi di giugno, quando la tarda primavera inizia a trasformarsi in estate e la città, scotendosi dal torpore invernale, come alimentata da nuova linfa vitale, si rianima. I camerieri dei locali ubicati nei viali lungo il lago dispongono i tavolini all’aperto, mentre gli altoparlanti diffondono gracchianti melodie balcaniche.

lunedì 27 aprile 2015

Kathmandu! (काठमाडौं!)


Il terribile terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il Nepal sembra abbia provocato 4500 vittime. Kathmandu, la storica e antica capitale, patrimonio UNESCO è in macerie. L'anima di un popolo antico e nobile è colpita il cuore. Il governo del Paese ha tristemente ammesso di "non essere in grado di poter aiutare tutti".

Ma perchè Salvini non va lui stesso a fermare le navi dei migranti?

Uno dei post di Salvini su Facebook.
Il segretario della Lega è riuscito a risollevare la situazione del suo partito, agonizzante dopo gli scandali di cui si erano macchiati alcuni suoi alti esponenti, premendo l'acceleratore su alcuni temi storici del movimento nordista, cioè l'euroscetticismo, lotta all'immigrazione (clandestina), le battaglie contro la presenza dei Rom. Il modello della sua azione politica è Marine Le Pen e non stupisce che, abbandonando le storiche spinte pseudo secessioniste della Lega, punti a diventare il riferimento principale dell'ultra-destra italiana.
Il personaggio è un campione di dinamismo e presenzialismo: lo puoi vedere dappertutto, dalla sagra dello speck in Valtellina, al Centro Accoglienza Richiedenti Asilo a Mineo (CT), in visita al Campo Rom di qualche periferia nostrana. Il tutto unito ad una presenza ossessiva sui social-network e in televisione.

domenica 26 aprile 2015

Un inizio in sordina



Inizia oggi la storia di Gazzettino Popolare. Questo blog vuole essere una sorta di contenitore culturale, un modo semplice per condividere informazioni, commenti e notizie. Siamo ancora in una fase sperimentale e, con il tempo, speriamo di migliorare la qualità di questo servizio. Siamo artigiani dell'informazione che lavoriamo a titolo gratuito e nei ritagli di tempo. Pertanto perdonateci se siamo ancora un po' approssimativi. Buona navigazione!

Lo strappo di Francesco: "Ai poveri i posti d'onore del concerto in Vaticano"

 Gli ultimi saranno i primi, disse Gesù. Parole che sono legge per Francesco che ha deciso di riservare i posti d'onore di un concerto che avrà luogo in Vaticano ai poveri, ai migranti, ai senzatetto. Per la prima volta, in quelle prime file per consuetudine occupate da capi di Stato, dignitari, rappresentanti di istituzioni, siederanno coloro che più di tutti sono presenti nel cuore di Bergoglio. Il concerto, intitolato "Con i poveri e per i poveri", avverrà giovedì 14 maggio nell'Aula Paolo VI. E cioè in quella stessa Aula dove il 22 giugno 2013 si consumò un piccolo giallo.